Martedì 23 aprile 2019 - ore 17.00
Sala conferenze della Biblioteca Statale “S. Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n.6
Incontro con il prof. Francesco Bruni
A cura del prof. Elvio Guagnini
La satira è per sua natura polemica, e le satire dell’Ariosto non fanno certo eccezione alla regola. Scritte in una fase delicata della sua vita, è di particolare interesse quella nella quale a Pietro Bembo, il più prestigioso umanista del tempo, il poeta chiede la segnalazione di un maestro onesto e dotto che dia al figlio la formazione culturale che lui Ariosto ha dovuto interrompere anzitempo. Di qui si sviluppa un discorso pungente e accorato insieme, che rivela in Ariosto uno spirito serio e pungente che non coincide con il quadro trasmesso comunemente di un sognatore distaccato dalla realtà. La satira prescelta mette in relazione due interpretazioni diverse della cultura umanistica, una esteriore e, diremmo oggi, modaiola, l’altra profondamente umana e formativa.
Prof. Francesco Bruni - Professore emerito di Storia della lingua italiana, ha insegnato Storia della Lingua italiana in varie università, da ultimo a Venezia Ca' Foscari.
Presidente dell'Associazione per la Storia della lingua italiana (ASLI) dal 1996 al 1999, è socio dell'Istituto Veneto, dell'Accademia della Crusca, dell'Accademia degli Agiati di Rovereto, dell'Istituto Lombardo e dell'Accademia Nazionale dei Lincei.
Ha pubblicato tra l’altro:
La città divisa. Le parti e il bene comune da Dante a Guicciardini, Bologna, il Mulino, 2002.
Niccolò Tommaseo, Scintille, con la coll. di E. Ivetic, P. Mastandrea, L. Omacini, [Parma-Milano], Fondazione Pietro Bembo – Ugo Guanda Editore, 2008.
Italia. Vita e avventure di un’idea, Bologna, il Mulino, 2010.
PROGETTO RINASCIMENTO