Mercoledì 12 giugno 2019 - ore 17.00
Sala conferenze della Biblioteca Statale “S. Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n.6
Incontro con il dott. Luigi Milazzi
Per molti cosa effettivamente sia la Massoneria è, ancor oggi, argomento controverso.
Gli adepti chiariscono che è un'associazione regolata dal codice Civile: non è una società segreta, né un partito politico, né una religione. Si configura come un Ordine iniziatico che si allaccia a una tradizione millenaria, quella dei costruttori delle cattedrali.
La massoneria moderna, o “speculativa”, nasce ufficialmente in Inghilterra nei primi decenni del secolo XVII nell’ambito della nascente Royal Society. Sviluppa un carattere filantropico e subisce l’influenza dei grandi movimenti culturali dell’epoca: quello illuminista che, guidato dalla ragione, procede sulla via della scienza, e quello mistico, che si affida all’esoterismo. Sull’onda delle idee liberali e democratiche che predicano la tolleranza e delle moderne teorie scientifiche la Massoneria si diffonde nel ‘700 in Europa e in America, soprattutto fra le classi sociali più elevate. Questa apertura verrà meno in Europa con la Rivoluzione francese, per il sospetto - infondato - che fosse conseguenza di una macchinazione massonica.
Non la Massoneria, bensì le idee portate dall’illuminismo hanno ispirato e influenzato i protagonisti della Rivoluzione americana prima e di quella francese subito dopo: l'affermazione anche violenta dei diritti individuali dell’uomo e del cittadino, con uno sconvolgimento radicale della società come mai era avvenuto nei secoli precedenti.
Oggi la Massoneria è presente in tutti i paesi del mondo occidentale, organizza manifestazioni culturali aperte a tutti e consente periodicamente la visita delle sue sedi.
Permangono tuttavia alcuni pregiudizi e iniziative illiberali nei suoi confronti. Permane una problematicità di rapporto con le religioni fondate sui dogmi, più spiccata in Italia.
Ne parlerà Luigi Milazzi, esponente di spicco assoluto dell'ordine massonico.
Dott. Luigi Milazzi - nato a Trieste nel 1931, ha compiuto gli studi classici e si è laureato in filosofia presso l’Università di Trieste.
Entrato giovanissimo per concorso alla Cassa di Risparmio di Trieste, ha diretto per molti anni la segreteria generale, con la funzione di segretario del Consiglio di Amministrazione. Ha curato gli eventi speciali e le iniziative culturali della banca, con la pubblicazione di prestigiose collane di storia, arte e letteratura. Per la Fondazione della CRT ha fatto parte del Comitato editoriale per la pubblicazione dedicata alla Storia della Cassa di Risparmio (1842 – 2002).
Collaboratore del prof. Giulio Cervani dell’Università di Trieste, si è interessato in particolare alla storia delle istituzioni educative triestine tra ‘800 e ‘900, ed è autore di numerosi saggi e di uno studio sulla politica scolastica e l’irredentismo a Trieste con particolare riguardo alla nascita e alla funzione dei ricreatori comunali, pubblicato nella collana del Comitato di Trieste e Gorizia dell’Istituto per la storia del Risorgimento.
È attivo nella vita sociale e culturale triestina ricoprendo numerose cariche in importanti istituzioni locali. È stato consigliere del Circolo della Cultura e delle Arti (tuttora componente del relativo Collegio dei probiviri) e dell’Istituto Giuliano di storia e documentazione di Trieste e Gorizia. Ha fondato e presieduto per diversi anni il Centro studi “Luigi Einaudi” ed il Centro Unesco di Trieste, attualmente presiede il Centro studi Manlio Cecovini, costituito insieme ad altri estimatori dell’illustre concittadino nell’intento di raccogliere e mettere a disposizione degli studiosi il materiale documentario relativo all’uomo, allo scrittore, al giurista, al politico e al massone.
Ha seguito dalla sua fondazione l’Università della Terza Età di cui è consigliere e docente di storia.