Martedì 01 ottobre 2019 - ore 17.30
Sala "Bobi Bazlen" - Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl" - Palazzo Gopcevich - Via Rossini, 4
Incontro con Claudio Grisancich
A cura della prof.ssa Cristina Benussi
Una città, la sua anima, attraverso i suoi autori, storici, viaggiatori, diplomatici, parolieri, e del suo popolo.
L'omaggio rapsodico alla città attraverso un coro di 30 voci (60 citazioni) che affiorano da vari strati di passato - remoto, prossimo, o appena di ieri - oltre l'incerto graffito del presente a ribadire la costanza del sentimento "natio" in una sempreverde "triestinità".
Claudio Grisancich (1939) - Vive a Trieste; ha pubblicato una ventina di titoli in dialetto fra raccolte di poesie e 'plaquettes'; autore di testi teatrali (tutti rappresentati) e di sceneggiati per la Rai; con Roberto Damiani ha curato l'antologia 'Poesia dialettale triestina'(1975) e l'aggiornamento 'La poesia in dialetto a Trieste'(1989).
Sue poesie sono presenti in numerose antologie (anche scolastiche) e tradotte in sloveno, inglese e francese.
Nel 2011 il volume 'Conchiglie' ha raccolto tutta la produzione in dialetto - sessant'anni di poesia (1951-2011): I° 'Premio Biagio Marin', 2011; I° 'Premio Giovanni Pascoli', 2012. Tra le ultime pubblicazioni, la silloge di poesie in dialetto "Album"(2013) e "Storie de Fausta" (2017). A ottobre dello scorso anno sono uscite le poesie in italiano "Les italiennes" e "L'anima è tenebra", tre monologhi dedicati a Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi e Anton Cechov.