Martedì 16 giugno 2020 - ore 18.00
Incontro con e a cura del prof. Andrea Sgarro
Nei media di massa la parola algoritmo ha assunto una connotazione sempre più allarmante o perfino minacciosa. Che cosa sono in realtà gli algoritmi? La loro vicenda storica è molto più antica di quanto spesso si creda: risalgono alla matematica greco-alessandrina e il termine onora un matematico persiano dell'attuale Uzbekistan che scriveva in arabo più di mille anni orsono, la cui opera è stata poi ripresa in Europa dal Liber Abaci di Leonardo Fibonacci. Che cosa siano gli algoritmi (di per sé assolutamente innocui), quali siano le loro prospettive, la loro forza e i loro limiti (la complessità di calcolo può essere ancor oggi, in un mondo di gigabyte e terabyte, un ostacolo insormontabile), di quanto agli algoritmi la società attuale sia debitrice, e ancor di più lo sia in un'epoca di smart working sia pur talora forzato, sono domande attorno a cui si intrecciano i fili conduttori della presentazione. Nel momento attuale la comunicazione scientifica è stata giocoforza intensificata dalla pandemia non ancora risolta, il che ci offre il destro di estendere la discussione a temi di importanza cruciale che riguardano lo status della cultura scientifica in Italia, status che troppo spesso si è dimostrato a dir poco carente: è questa carenza, e non certo gli algoritmi, che dovrebbe far scattare sonori segnali d'allarme.