Martedì 9 marzo 2021 - ore 17.30
Incontro con la prof.ssa Susanna Cafaro
A cura del prof. Stefano Amadeo
L’istituto di emissione europeo dal 2010 ad oggi si è caratterizzato per un attivismo nella gestione delle crisi tale da far ritenere a molti commentatori che la soluzione europea alle difficoltà e alle esigenze di natura macroeconomica fosse più nell’alveo della politica monetaria che di quella di bilancio. Di conseguenza, la Banca centrale ha assunto una visibilità non comune in Europa, giungendo ad oscurare in più circostanze i decisori politici. A questo approccio non sono mancate le critiche, la più autorevole delle quali è giunta dalla Corte Costituzionale tedesca che in una sentenza del 5 maggio scorso ha ritenuto ultra vires l’esercizio di tali poteri. In realtà, più che di dominanza monetaria, si tratta a nostro avviso di supplenza, che ha colmato le lacune della dimensione politica europea.
L’ennesima crisi scatenata dalla pandemia segna in tal senso un punto di svolta: è vero che la BCE, ancora una volta, interviene (già il 30 aprile, lancia un nuovo piano di sostegno al settore finanziario attraverso uno strumento di politica monetaria denominato PELTRO, acronimo di Pandemic Emergency Longer-Term Refinancing Operations). Tuttavia, a fronte dell’eccezionale gravità della situazione, la Commissione europea a seguito del Consiglio europeo del 23 aprile, presenta una proposta ambiziosa intitolata Next Generation EU che incide sui due delicati dossier delle risorse proprie e del quadro finanziario pluriennale, sblocca l’opzione lungamente discussa dell’emissione di titoli di debito europei e si configura come proposta di rilancio politico a tutto tondo. Il lungo Consiglio europeo del luglio 2020, con qualche non indifferente scostamento nelle cifre e nelle percentuali di dono e di prestito, adotta il Next generation EU che diventa a tutti gli effetti il programma politico dell’Unione, con tutto ciò che ne consegue sul fronte dell’accresciuta dimensione del bilancio europeo e della maggiore autonomia finanziaria e politica che ne è l’esito.
Per la BCE non si tratta certamente di una perdita di ruolo, ma sicuramente di un alleggerimento della pesante responsabilità finora gravata sulle sue spalle. Che in Italia la gestione del piano sia affidata al Governo capitanato da Mario Draghi, il principale artefice dell’interventismo della BCE, è una singolare (e interessante!) circostanza.
Prof.ssa Susanna Cafaro - Susanna Cafaro insegna diritto dell’Unione europea presso l’Università del Salento, in cui è altresì titolare di una cattedra Jean Monnet dal titolo Legal Theory of European Integration: a Supranational Democracy Model?
Abilitata professore ordinario in Diritto dell’Unione europea dal novembre 2017, è in ruolo come professore associato dal 2005 nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università del Salento. Precedentemente, dal 2001, è stata ricercatrice di Diritto internazionale presso la stessa sede. Ha mosso i primi passi nella carriera accademica presso l’Università di Bologna, dove ha conseguito il dottorato di ricerca sotto la guida del professore Paolo Mengozzi, dopo una laurea con lode presso l’Università di Bari.
Ha insegnato occasionalmente in numerose università italiane e straniere (Parigi, Strasburgo, Lussemburgo) e collaborato a progetti di ricerca europei, sui temi dell’assetto istituzionale dell’Unione e della politica economica e monetaria europea.
Partecipa ai comitati scientifici di numerose riviste del settore (Studi sull’integrazione europea, Revue de l'Euro, Perspectives on Federalism, Collana di studi e quaderni di Diritto dell’economia dell’Università Milano Bicocca) e di diversi centri studi (OSORIN - Osservatorio sulle attività delle organizzazioni internazionali e sovranazionali, universali e regionali, sui temi di interesse della politica estera italiana, della SIOI, CesUE Centro Studi Formazione Comunicazione e Progettazione sull’Unione europea e la Global Governance).
Tra gli altri incarichi si segnalano, la vicepresidenza della Società italiana di diritto internazionale e diritto dell’Unione europea (SIDI) per il biennio 2019/2021 e il ruolo di Independent Legal Expert presso il Parlamento Europeo per Diritto europeo ed internazionale
La partecipazione al webinar è libera, Per informazioni telefonare al numero/scrivere all'e-mail: 040.3404100 - info@circoloculturaeartits.org.
Link alla videoregitrazione: https://www.facebook.com/502593113124623/videos/262947712093313/