Martedì 25 gennaio 2022 - ore 17.00
Biblioteca Statale “Stelio Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n.6
Incontro con e a cura del dott. Sergio Bonifacio
L’avvento dell’era digitale, l’era della conoscenza, è stato salutato come l’inizio di un futuro migliore per l’umanità, in quanto incentivante l’inclusione sociale, lo sviluppo economico e l’aumento del benessere generale.
In effetti, i Colossi del Web, con la maggior diffusione dei PC e smartphone, soprattutto dei servizi di informazione gratuiti su ogni aspetto dello scibile umano, hanno radicalmente cambiato le nostre relazioni interpersonali, rendendo indubbiamente più agevoli le quotidiane incombenze.
Ma gli esperti in materia sono di diverso avviso, innanzitutto per le smodate ricchezze da essi accumulate in breve tempo, che hanno provocato una disuguaglianza dal punto di vista sia economico che sociale senza precedenti e per la lesione di diritti umani fondamentali (diritto alla privacy, alla autonomia decisionale, all’oblio).
Inoltre, l’impressionante implementazione dei “social” sta generando, con l’illusione di un futuro da milionari (influencer), devianze di tipo psicologico alquanto preoccupanti, mentre l’iniziale attività di “data scientist” dei CdW sta assumendo connotazioni ben più complesse e inquietanti, aprendo una nuova frontiera del capitalismo: il capitalismo della sorveglianza.
Infatti la loro attività si sta estendendo ad ogni ambito della società (dalla pubblicità ed entertainment a finanza, assicurazioni, sanità, logistica, ricerca quantistica, difesa militare), con modalità orientate ad assumere un vero e proprio potere politico autoritario, inteso a sovvertire radicalmente i principi di un ordinamento democratico.
Le strategie di difesa poste in atto, in particolare in Europa, mirano perciò ad evitare che si realizzi l’incubo di un inedito totalitarismo, il totalitarismo digitale.
Sergio Bonifacio - nato a Trieste il 14/7/1938. Laureato in economia e commercio, dopo alcune esperienze lavorative presso la RAS e l’OLIVETTI, nel 1963 è stato assunto in BANCA D’ITALIA ove ha percorso l’iter della carriera direttiva sino al grado apicale di Direttore di Sede.
Nell’assolvimento dei vari incarichi presso l’Amministrazione Centrale dell’Istituto e in diverse regioni del territorio nazionale, dopo uno stage negli Stati Uniti ed in Messico, ha svolto attività di ricerca economica, supervisione bancaria, consulenza per conto dell’Autorità Giudiziaria, formazione del personale e direzione di filiali di dimensioni correlate al grado via via ricoperto, ubicate in Sardegna, Emilia-Romagna, Alto-Adige e Friuli - Venezia Giulia.
Dopo il collocamento in quiescenza, nel 2003, ha tenuto, per un quinquennio, un corso sul “Central Banking” presso il Dipartimento di Economia Aziendale e Bancaria dell’Università di Trieste e collaborato, in qualità di esperto, con la Scuola di Dottorato di Ricerca in Finanza della stessa Università.
Dal 2010 è docente presso l’Università della Terza Età di Trieste in materia economico-finanziaria.