Martedì 3 maggio 2022 - ore 17.00
Biblioteca Statale “Stelio Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n.6
Incontro con il dott. Silvestro La Pia
a cura del prof. Maurizio De Vanna
ABSTRACT
Negli ultimi decenni, l’intero campo della medicina è stato investito del problema della “umanizzazione delle cure”, quasi che l’imponente sviluppo scientifico e tecnologico che pure ha aperto nuovi orizzonti alle cure ne abbia, parallelamente, comportato il progressivo impoverimento nella componente “umana”, riducendo “la capacità della bio-medicina di farsi carico in senso più ampio delle esigenze dei pazienti e del loro entourage sociale” (A. Lupo, in: Antropologia Medica e Umanizzazione delle Cure). Il problema è, ovviamente, ancor più rilevante passando dal campo della medicina somatica alla salute mentale, dove la tensione al superamento del riduzionismo biologico si confronta con il rischio sempre immanente della categorizzazione della sofferenza entro rigide definizioni nosologiche, del silenziamento della narrazione dei vissuti individuali, del misconoscimento dei significati profondi delle manifestazioni fenomeniche. Tutti questi aspetti, che hanno comportato, secondo alcuni, una latente dis-umanizzazione delle medicina, in salute mentale convergono nella centralità della relazione nel processo di cura. In questo contesto bisogna valutare il ruolo degli psicofarmaci e del loro impatto sulla sofferenza psichica. Se da un lato è ancora molto diffusa, nell’opinione pubblica e - purtroppo- anche tra gli Operatori della Salute Mentale, la diffidenza, quando non il rifiuto, per questi strumenti terapeutici, dall’altro è anche vero che un loro uso disinvolto possa condurre “alla soppressione” delle “espressioni bizzarre, tormentate, incoerenti” del disagio mentale, “facendo rientrare dalla finestra ciò che si pensava essere stato accompagnato alla porta: la logica manicomiale, la cancellazione violente di identità, di esistenze umane” (da: A. Barbato, A. D’Elia, P. Politi, F. Starace, S. Thanopulos: Il Manifesto per la Salute Mentale. La cura nella salute mentale come valorizzazione della persona e difesa della democrazia). In questo precario equilibrio tra utilizzazione acritica e massificante, opposta alla demonizzazione ideologica, va riletto, in filigrana, il contributo degli psicofarmaci nei processi di umanizzazione e personalizzazione delle cure in salute mentale: dal ruolo nei processi di de-istituzionalizzazione al superamento di pratiche prive di ogni evidenza scientifica e per ciò steso dis-umanizzanti; dalla restituzione di dignità a quadri clinici ritenuti inguaribili o - peggio- ineluttabilmente segnati dalla alienazione e dalla cronicizzazione, al riconoscimento del diritto del paziente al consenso ed alla definizione del contratto terapeutico. Il presente contributo, ripercorrendo le tappe della evoluzione della moderna psicofarmacologia, cercherà di delineare il ruolo del trattamento farmacologico nel miglioramento delle prospettive di cura e di vita dei pazienti psichiatrici.
Silvestro La Pia - nato a Napoli 1l 12/08/1957. Ha conseguito la laurea in Medicina e Chirurgia, la Specializzazione in Neurologia e quella in Psichiatria il 25/07/1990 presso l’Università Federico II di Napoli. Inoltre, ha conseguito il Diploma di Esperto in Psicosomatica, il Master di II Livello in Management Sanitario presso l’Università Federico II di Napoli ed il Corso di Formazione Manageriale per Direttore Sanitario e Direttore di Unità Organizzativa Complessa di Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale di cui agli artt. 15 e 16 - quinquies del D.Lgs. n. 502/92 e art. 7 del D.P.R. n. 484/1997 organizzato da FORMEZ-PA.
Ha effettuato soggiorni di studio e corsi di formazione presso istituzioni straniere, tra cui lo Psychiatric Institite of Washington (PIW), Clinical Brain Disorder Branch, DIRP, National Institute of Mental Health (NIMH); il Karolinska Institute di Stoccolma; l’International Mood Center - University of California at San Diego - Department of Psychiatry. La Jolla, California (USA); la University of London, St Pancras Hospital Conference Centre. London; la Boston University School of Medicine.
Ha svolto attività di docenza del Corso di Biochimica Clinica presso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria della Università L. Vanvitelli di Napoli e del Corso di Psicofarmacologia III preso la Scuola di Specializzazione in Psichiatria dell’Università di Foggia. È Direttore di Struttura Complessa presso il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Napoli 3 Sud. È responsabile del progetto FSN 2014-2016 per la realizzazione del Percorso Diagnostico e Terapeutico Assistenziale per gli ESORDI PSICOTICI ed è componente del Tavolo Tecnico della Regione Campania per l’elaborazione di questo PDTA. È inoltre membro della Commissione per la definizione del Prontuario Terapeutico Ospedaliero Azientale (PTOA) dell’ASL Napoli 3 Sud. Svolge attività di docenza in numerosi Corsi di aggiornamento e Progetti Formativi accreditati presso i Ministero della Salute nell’ambito del programma di Educazione Continua in Medicina (ECM) per l’acquisizione dei relativi crediti formativi.
Svolge attività di ricerca, con particolare riguardo ai settori dell’epidemiologia psichiatrica, della psicogeriatria, della genetica psichiatrica e della psicofarmacologia clinica.
Il Dr. La Pia è componente di vari Board scientifici per lo sviluppo di strategie terapeutiche con Antipsicotici Atipici ed è o è stato membro delle seguenti Società Scientifiche: Società Italiana di Psichiatria (SIP); Società Italiana di Medicina Psicosomatica (SIMP); Società Italiana di Psichiatria Biologica (SIPB); Società Italiana di Neuropsicofarmacologia (SINPF); Società Italiana per la Formazione in Psichiatria (SIFIP); European Association of Geriatric Psychiatry (EAG).
È Autore o Co-Autore di 132 pubblicazioni edite a stampa, di cui: 63 Articoli in rivista; 2 capitoli in volume; 13 contributi in Atti di convegno; 28 abstracts in Atti di convegno; 25 posters.
Accesso libero con mascherina FFP2. Ai sensi del Decreto-legge n. 24 del 24 marzo 2022, non è necessario esibire il green pass per coloro che accedono a Musei ed Istituti della Cultura