Martedì 30 maggio 2023, ore 17.00
Biblioteca Statale “Stelio Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n. 6
Conferenza del dott. Enrico Sbriglia, presidente dell'Osservatorio Internazionale sulla Legalità.
A cura del prof. Roberto E. Kostoris, direttore della Sezione di Scienze morali del CCA
Abstract
La relazione – svolta da chi ha gestito con vari ruoli di crescente responsabilità il sistema carcerario italiano - darà conto delle tante criticità che esso presenta: dalle pessime condizioni delle strutture penitenziarie alle incongruenze che derivano da una non coerente attuazione della finalità rieducativa della pena prevista dalla nostra Costituzione. Essa però non si riferirà solo all’esistente, ma offrirà anche nuove prospettive e nuovi spunti per gestire in modo migliore il presente e anche per elaborare ambiziosi progetti futuri, che potrebbero favorire l’armonizzare dei diversi sistemi penitenziari in ambito UE ed il superamento delle tante criticità registrate in Italia, non poche volte stigmatizzate dalla stessa Corte europea dei diritti dell’uomo.
In particolare, si accennerà all’importanza di dare vita ad un carcere “europeo”, impostato su una nuova logica della detenzione.
Enrico Sbriglia - Nato a Vigevano (Pavia) il 25/02/1955, entra nell’amministrazione penitenziaria nel 1982. Laureato in giurisprudenza, specializzato in Diritto Amministrativo e Scienza dell’Amministrazione alla Federico II di Napoli, Cultore del diritto degli Enti Locali presso l’Università di Trieste, di cui è stato anche consigliere di amministrazione, già componente del Consiglio Generale della Fondazione della CR Trieste, abilitato all’esercizio della professione forense, più volte assessore presso il Comune di Trieste e la Provincia, Segretario Nazionale del maggior sindacato dei direttori penitenziari (SI.DI.PE.), percorre la carriera di dirigente penitenziario fino ad essere promosso dirigente generale. In questa veste, con l’incarico di Provveditore Regionale, sarà a capo dell’amministrazione penitenziaria in Piemonte e Valle d’Aosta, in Sardegna, nell’Emilia Romagna e nelle Marche, concludendo la sua carriera nel Triveneto.
Da Provveditore Regionale del Triveneto, sarà capofila in numerosi progetti europei, operando con le amministrazioni pubbliche e le istituzioni di ricerca universitaria, nonché fondazioni, di molti Stati della UE; i progetti riguarderanno principalmente la prevenzione ed il contrasto al fondamentalismo religioso violento. Convinto assertore che il rigore della legge debba essere sempre perfettamente bilanciato dal rispetto, irrinunciabile, dei diritti della persona, si atterrà costantemente a tale obbligo giuridico e morale, il quale non viene meno neanche di fronte al peggiore dei criminali, costituendo la reale differenza di condotta tra quanti servano lealmente lo Stato e coloro che, invece, ne violino i principi di civile convivenza.
Relatore in innumerevoli convegni, seminari, tavole rotonde, molti suoi articoli sui temi della giustizia, della sicurezza e del welfare sono stati pubblicati su diverse testate giornalistiche nazionali. Recente è la pubblicazione del suo libro “CAPTIVI”, edito da Edicusano, dove attraverso un personaggio di fantasia, il Direttore Cesare Sanfilippo, racconta della realtà del mondo delle carceri italiane.
Attualmente è il Presidente dell’Osservatorio Regionale Antimafia del Friuli Venezia Giulia, oltre che Presidente Onorario del CESP – Centro Europeo di Studi Penitenziari di Roma.Nel 2022, insieme a diverse autorevoli persone provenienti dal mondo universitario, da quello delle professioni legali, dell’impresa sociale, delle istituzioni securitarie, degli enti locali, etc., ha costituito un’associazione a Trieste, iscritta al RUNTS, di cui è anche presidente: L’Osservatorio Internazionale sulla Legalità.
Entrata libera fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala