Martedì 9 aprile 2024, ore 17.00
Sala conferenze “Bazlen” di Palazzo Gopcevich, Via Rossini n.4
Interviene: il Commendatore Claudio de Polo-Saibanti
Presenta: l’avv. Sergio Pacor, direttore della Sezione Arti Visive del CCA
Abstract
La storia della Fratelli Alinari tra il 1852 e il 2020 può essere suddivisa sommariamente in tre fasi principali sotto il profilo della governance: la prima (1852-1921) durante la quale la famiglia dei Fratelli Alinari è stata proprietaria dell’azienda, la seconda (1921-1982) in cui la Fratelli Alinari è divenuta la prima “public company” europea nell’ambito della cultura e durante la quale è entrata nel patrimonio del Senatore Vittorio Cini. Infine il periodo tra il 1982 ed il 2020, in cui il Commendatore Claudio de Polo ha preso, quale Presidente, la guida dell’azienda ed è stato protagonista di un decisivo sviluppo in termini di raccolte museali e di attività culturali/industriali.
Dal punto di vista delle collezioni, la gestione de Polo ha determinato un aumento esponenziale, segnando al tempo stesso un momento di continuità con il passato e di significativa innovazione.Si è infatti proseguita la politica di acquisizioni di materiali fotografici già iniziata sotto la guida de Senatore Cini – che aveva arricchito gli Archivi Alinari fino a farli divenire il punto di riferimento assoluto per l’arte italiana, con l’aggiunta degli archivi Brogi, Anderson, Chauffourier e Fiorentini – ampliando tuttavia i confini geografici e storici dei materiali collezionati e segnando un cambio di filosofia collezionistica: la ricerca di materiali da acquisire, condotta ad ampio raggio tra collezionisti, case d’asta, mercato specializzato, non concentra più l’attenzione solo sul soggetto rappresentato nelle immagini ma anche sull’oggetto fotografico in quanto tale, raccolto, studiato e conservato come testimonianza museale.
Le raccolte fotografiche si ampliano da 150 mila lastre storiche a 5 milioni 50 mila fotografie. Viene creata una Biblioteca specializzata di oltre 24.000 volumi: oltre 500 sono i libri pubblicati dalla casa editrice Alinari, molti dei quali cataloghi di mostre presentate in oltre 700 prestigiose sedi in Italia e nel Mondo. Vengono inaugurati 3 musei di fotografia: nel 1985 alla presenza dell’allora Presidente Sandro Pertini in via della Vigna Nuova a Firenze. Nel 2006 il MNAF (Museo Nazionale Alinari della Fotografia) in Piazza Santa Maria Novella. Nel 2016 L’AIM (Alinari Image Museum) al Bastione Fiorito all’interno del Castello di San Giusto di Trieste: terzo museo multimediale in Europa dopo Londra e Parigi. Viene costituita una banca dati di oltre 250.000 immagini digitalizzate.
In questa lunga ed entusiasmante avventura che ha portato l’azienda ad operare ai quattro angoli del mondo è rimasto sempre costante il legame speciale con la città di Trieste. Gli importantissimi archivi di origine triestina come Wulz e Pozzar sono andati a costituire l’ossatura delle collezioni Alinari assieme all’acquisizione di altre collezioni e archivi provenienti da famiglie triestine, da Verchi a Camerini, da Brunner a De Pinto a Parin a Cervesi, fino ai fotografi contemporanei protagonisti della mostra “Trieste, fotografi, oggi”.
Comm. Claudio de Polo-Saibanti – nasce a Genova il 17 luglio 1941 da padre triestino e madre russa. Compie i suoi studi al Liceo Classico di Trieste e sempre a Trieste quelli universitari di Economia e Commercio. Fa le prime esperienze di lavoro nella “Casa di spedizioni internazionali” Francesco Parisi, entrando poi alla fine del 1963 alla Stock, divenendone amministratore delegato nel 1976. Nel 1977, a soli 36 anni, gli è stata riconosciuta l’onorificenza di Commendatore al merito della Repubblica Italiana per aver diffuso l’uso e il consumo del Brandy e dei liquori nazionali italiani in Germania e in Francia. Figlio di una famiglia di bibliofili, sviluppa l’amore per il libro e nel 1979 fonda in Svizzera la Seefeld Verlag, specializzata nella riproduzione in fac-simile di manoscritti medioevali rinascimentali. Nel 1982 inizia ad occuparsi di Alinari, la più antica azienda al mondo operante nel settore della fotografia e della comunicazione visiva, fondata a Firenze nel 1852, e divenuta quindi proprietà del Senatore Vittorio Cini nel 1932.
La Società contava in quegli anni un patrimonio di 150 mila lastre fotografiche che costituivano il più importante corpus di Storia dell’Arte Italiana ed Europea documentata dalla fotografia. Divenuto Presidente nel 1984, Claudio de Polo Saibanti ha incrementato in modo notevole, attraverso una precisa e attenta politica di acquisizioni, il patrimonio artistico dell’azienda considerato ad oggi uno dei più importanti al mondo per quantità e qualità delle fotografie con oltre 5 milioni 50 mila lastre, negativi storici, apparecchi fotografici e “vintage prints”. Tra le varie attività l’Alinari ha prodotto in 40 anni oltre 400 mostre - con i relativi cataloghi bilingui (italiano e inglese) - presentate sia in Italia che in tutto il mondo e si profilava inoltre come operatore culturale in grado di ricercare fotografie ovunque nel mondo, assemblare immagini, produrre libri, mostre, multivision, poster ecc. Il 26 febbraio 2007 ha ricevuto dal Sindaco Roberto Dipiazza il sigillo della città di Trieste.
Nel 2008 il Comm. Claudio de Polo venne nominato Accademico d’Onore ricevendo la medaglia d’oro dell’Accademia delle Arti e del Disegno della città di Firenze. Il 10 novembre 2016 a Parigi, al Musée de l’Armée, alla presenza della Direttrice di tutti i musei di Francia, Madame Marie-Christine Labourdette, del Direttore del museo Generale di Divisione, Christian Baptiste, e del Direttore aggiunto, David Guillet, Claudio de Polo ricevette l'onorificenza di Chevalier de l’ordre des Arts et des Lettres, con la seguente motivazione: il Ministro della Cultura Francese Madame Azoulay conferisce al Comm. de Polo tale onorificenza per aver diffuso la Conoscenza e la Storia della Fotografia Italiana in Francia e della Fotografia Francese in Italia.Infine nel 2021 ha ceduto l’Alinari alla Regione Toscana/Ministero dei Beni Culturali perché proseguissero l’opera artistica, scientifica ed economica di valorizzazione di Alinari e della Fotografia Italiana.
Entrata libera fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala