Martedì 19 novembre 2024, ore 17.00
Biblioteca Statale “Stelio Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n. 6
Conferenza di Don Marco Eugenio Brusutti
A cura del prof. Maurizio De Vanna, direttore della Sezione Medicina del CCA
Abstract
Da sempre l’uomo si è posto la questione “esiste un’anima”? E se esiste, che cos’è? Dove risiede? In un mondo, sempre più dominato dalla tecnologia e dalla scienza, l’approccio a tali domande ha subito un’affascinante metamorfosi; - incuriosisce, disorienta, ma a volte introduce alla discussione. Esplorare il concetto di “psiche” e di “anima” sotto una luce diversa, senza prospettiva scientifica, ma attraverso la luce del testo sacro, la Bibbia (Antico e Nuovo Testamento) fonda legami con la tradizione culturale cristiana, nella complessità delle dinamiche di studi lontani nel tempo. Ci si immerge così in un approccio di esperienza nella connessione tra “mente” e “spirito”. Qual è il “luogo” deputato ai sentimenti, alle emozioni, ma anche il “luogo” da cui scaturiscono le scelte? Dai tempi dei grandi filosofi, è un interrogativo che non ha mai perso il suo fascino intellettuale e spirituale. Per San Paolo esistono tre “luoghi” e così lo esplicita: “…Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo”. [1 Ts 5, 23].
L’importanza di trattare argomenti che ci riportano al “chi siamo” e al “dove andiamo” inevitabilmente ci impongono riflessioni sulla responsabilità; tali riflessioni dovrebbero trovare negli uomini di scienza, ma anche in coloro che studiano il cervello e le sue dinamiche, nei medici e nei teologi il maggiore interesse, in quanto chiamati alla straordinaria missione della cura, nonché alla relazione e al suo studio, con il rischio accettabile di credere all’esistenza dell’anima. Tali domande sono anche cruciali per comprendere le dinamiche di risposta alla crisi di identità collettiva post moderna in cui ci ritroviamo a vivere e divengono anche utili per migliorare la resilienza e lo spirito di comunità, in quanto l’uomo è un essere vivente, “animato”, capace di relazionarsi. Avere cura, voler bene, non è forse uno scopo di medici, psichiatri, ma anche di teologi e preti? I temi inerenti al rapporto tra scienza e fede sollecitano sia il credente sia il non credente; peraltro il credente e il non credente convivono nel cuore dell’uomo.
Don Marco Eugenio Brusutti - Presbitero della diocesi di Trieste, giornalista e sociologo, critico e autore televisivo, veneziano di origine, viceparroco della Parrocchia di Santa Caterina da Siena in Trieste, è stato vaticanista per il Telegiornale LA7. Con un passato da industriale, si è sempre prodigato, con diversi organismi internazionali, a favore della pace. E’ ora presidente della fondazione Brusutti, ente che si occupa di cultura e direttore editoriale del settimanale diocesano “Il Domenicale di San Giusto”; scrive per il quotidiano “Il Piccolo” di Trieste.
Entrata libera fino ad esaurimento dei posti disponibili in sala